Grazie alla particolare bellezza delle campagne e del panorama, fin dal XV secolo la Valle della Cupa fu eletta dall’aristocrazia leccese come luogo ideale per la villeggiatura, e furono così costruite numerosissime ville. Questo determinò poi un processo di ristrutturazione e di adeguamento di vecchi complessi masserizi, grazie al quale si diffuse la “villa” di campagna e si svilupparono stabilimenti vinicoli e olivicoli.
In questo contesto si colloca la Tenuta Giardini Nuovi, all’interno della quale sorge la ex - Villa Portaccio. Non si hanno notizie storiche precise né della Villa, né della famiglia Portaccio, proprietaria originaria della tenuta, anche se pare che l’origine risalisse a un’antica famiglia patrizia milanese, i cui vari rami si trasferirono nel corso dei secoli in varie regioni d'Italia.
Nel 1936 sono state ritrovate qui due tombe con ceramica attica a figure rosse. I pezzi del corredo funerario, come un’anforetta in vernice nera lucente e un grande Lekythos in vernice nera lucente, entrambi attribuiti al pittore di Pan, sono oggi conservati all’interno del Museo Archeologico di Taranto.
Dopo un lungo periodo di decadimento e di abbandono, nel 2006 la Tenuta, che si estende su circa 21 ettari, e la Villa sono state acquistate dall’Architetto Fernando Russo, il quale ne ha curato il restauro, dedicandosi anche alla progettazione e realizzazione dei nuovi spazi verdi e alla ristrutturazione e rivitalizzazione dell’annesso stabilimento vinicolo.